Il parto delle nuvole pesanti


Nato a Bologna dall'incontro di Salvatore De Siena prima con Amerigo Sirianni e poi Peppe Voltarelli all'inizio degli anni novanta, il Parto delle Nuvole Pesanti realizza Alisifare (1994) e Pristafora (1996), album in cui la musica etnica e quella rock vengono miscelate in forme originali, mentre il dialetto calabrese interagisce con l'italiano dandogli nuova vita. Il successivo LP 4 battute di povertà (1998) fa crescere il successo del gruppo calabro-emiliano, che partecipa al concerto del Primo Maggio a Roma (1999), al Premio Italiano Musica come rivelazione dell'anno (1999) e al Premio Tenco (ottenuto in tre occasioni: 1998, 1999, 2001). La maturità giunge con il disco Sulle ali della mosca (2000) con testi quasi tutti in italiano, il rock si coniuga con la canzone d'autore, suonando con musicisti del calibro Teresa De Sio e Roy Paci che partecipano all'album; il singolo Ciani diventa una hit e sigla di Caterpillar (RadioDue). Nel 2001 il Parto realizza le musiche dello spettacolo teatrale Roccu ù stortu che viene trasmesso su RadioTre, e mandato in onda su Raidue per ben 2 volte (2002 e 2003) nell'ambito del programma Palcoscenici. Nel 2002 il gruppo è in tour negli Stati Uniti dove fa tappa anche a New York e poi in Iraq con un "Concerto della Pace", tenuto a Bagdad a ridosso dello scoppio della guerra. Del viaggio in Iraq viene realizzato un film dal titolo Sotto il cielo di Baghdad che viene presentato a Primo Piano del TG3. Nel 2003 il Parto riarrangia il famoso disco di Claudio Lolli Ho visto anche degli zingari felici che viene ricantato dallo stesso cantautore bolognese e presentato in anteprima nel 2002 a Crotone nell'ambito del Festival sulla Canzone d'Autore dedicato a Rino Gaetano. Nel 2003 arriva Doichlandia, un documentario "gastronomico-musicale" con il Parto nella Germania degli emigrati calabresi. Il film ottiene il Premio Festival Cinema Torino 2003. Nel 2004 esce il disco Il Parto -Storie di Note che segna una svolta "etno-autorale" in cui la tradizione mediterranea si fonde felicemente con testi di grande spessore letterario. Il videoclip Onda calabra si aggiudica il premio Migliore Videoclip d'Autore e la canzone L'imperatore entra nella Compilation Mei 2004 con le canzoni più belle dell'anno. Nel 2005 segue una lunga tournée in Europa, che culmina col ritorno del Parto al concerto del Primo Maggio a Roma. Nel 2006 Peppe Voltarelli, per 15 anni frontman e voce del gruppo, lascia il Parto per intraprendere la carriera da solista. A Voltarelli subentra Mirko Menna. Il nuovo vocalist mostra grande sensibilità artistica e in breve si conquista la fiducia del pubblico e il consenso della critica. Nello stesso anno parte il nuovo tour "Parto Libero" e cresce l'impegno civile, testimoniato dall'incontro con "I ragazzi di Locri", dal concerto alla Manifestazione di Cinisi (Pa) per ricordare l'assassinio di Peppino Impastato e dall'uscita del dvd "Il caso Fortugno", realizzato con la colonna sonora del Parto. Nel 2007 il Parto amplia i propri orizzonti con il progetto "La valigià d'identità", un viaggio tra la Germania e l'Italia che si avvale di diversi partner (Istituti Italiani di Cultura, Consolato Italiano, Institut-Goethe, Università della Calabria, Comune di Napoli), e intellettuali tra cui lo scrittore Carmine Abate e l'antropologo Vito Teti. Il progetto mira ad allargare il campo d'indagine oltre l'aspetto migratorio, analizzando "il viaggio" anche come tensione dell'uomo verso la conoscenza. Da questa esperienza prende spunto anche il film dall'omonimo titolo La valigia d'identità, diretto da Paolo Taddei su un soggetto di Salvatore De Siena, in uscita per il 2008. Il 2007 segna anche il ritorno del Parto sulla scena teatrale con SLUM che debutta al "Mittelfest", prestigioso festival di teatro diretto da Moni Ovadia. Slum, racconta di un Africa delle bidonville che parte da lontano, si incrocia con le nostre radici, si insinua nei nostri ritmi e nei nostri pensieri e ci fa intravedere, origini ed orizzonti comuni. Alla fine del 2007, alla Festa del Cinema di Roma, viene presentato "L'abbuffata", un film di Calopresti interpretato da Gerard Depardieu e Diego Abatantuono, con le musiche del Parto e di Sergio Cammariere. Nel 2010 esce Magnagrecia (Ala Bianca/Warner), il sesto album in studio. Alla realizzazione del disco coincide un ulteriore cambio nella frontline del gruppo: a Mirko Menna, tornato ai suoi progetti solisti, si sostutisce alla voce il tamburellista Salvatore De Siena, nuovo frontman della band sia in studio che nei live. Frutto di una lunga gestazione artistica e improntato fin dall'inizio in maniera corale, con l'intensa collaborazione dei tre membri storici della band, De Siena, Sirianni e Crudo, magnagrecia registra anche la prima interpretazione vocale di questi ultimi due (Amerigo Sirianni è la voce di "Car Wash", mentre Mimmo Crudo canta in "Non dire niente"). Stilisticamente molto più vicino ai suoni originari della band, in Magnagrecia torna un uso preponderante del dialetto calabrese e una rinnovata attenzione, nei testi, all'impegno politico e sociale. Come nel caso de "Il Parto", anche in questo disco sono molti gli ospiti: Roy Paci, Claudio Lolli, Mirko Menna,la vocalist e sassofonista americana Amy Denio, il percussionista Gennaro De Rosa, la cantante iraniana Sepideh Raissadat, la violinista magiara Zita Petho e la Banda di Fiati di Delianuova. Della title track è stato realizzato un videoclip girato in Calabria dal regista greco Dimitris Statiris. Agli inizi del 2011 fa discutere la concessione del brano "Onda Calabra", contenuto nell'album "Il Parto" per la colonna sonora di "Qualunquemente", film di Antonio Albanese sul celebre personaggio comico di "Cetto La Qualunque". Riadattato per l'occasione dalla Banda Osiris e dallo stesso Albanese, il brano riceve infatti grandissimo consenso di pubblico ma suscita la disapprovazione di Peppe Voltarelli, ex cantante della band. I membri del Parto delle Nuvole Pesanti si schierano invece a favore di Albanese